Città dell’Olio

CAIAZZO CITTA' DELL'OLIO

La Città di Caiazzo fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio dal  1996 per tutelare e promuovere la sua vocazione alla coltivazione dell’ulivo e produzione olearia. L’olivicultura è una delle più antiche attività del territorio caiatino, oggi conosciuto ed apprezzato per la coltura di una varietà autoctona di olivo denominata tifata calatia, detta anche caiazzana,  nota per il frutto gustoso, apprezzato nella gastronomia, e per l'olio, dalle ottime proprietà organolettiche e dal carattere unico ed irripetibile, che trova le sue radici nelle piante importate dei coloni nella Magna Grecia intorno al VI secolo a.C.

“L’Oliva Caiazzana, tradizione e futuro”

L’adesione all’Associazione Nazionale Città dell’Olio è stata parte di un più ampio progetto denominato “L’Oliva Caiazzana, tradizione e futuro” che l'Amministrazione comunale, guidata nel 1996 dall’allora Sindaco Nicola Sorbo, aveva promosso per studiare, salvaguardare e valorizzare le caratteristiche tipiche dell’Oliva Caiazzana, un antico cultivar autoctono con un peculiare patrimonio genetico differenziato dalle altre specie.
La particolare vocazione olearia nell'area Caiatina era attestata dalle colture e dal gran numero di frantoi presenti da secoli nella Città e nel circondario, come riportato in antiche pergamene degli archivi vescovili e  notarili, e si decise quindi di promuovere una ricerca che potessse far luce ed definire le peculiarità e potenzialità della nostra produzione olivicola
Venne così intrapreso un approfondito studio scientifico nel territorio sulle caratteristiche dell’olio estratto dall’oliva Caiazzana in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell'Università Federico II di Napoli, Dipartimento di Scienza degli Alimenti, e della Regione Campania, Settore S.I.R.C.A. e uffici S.T.A.P.A.-C.E.P.I.C.A., con inserimento di Caiazzo nel Programma di Caratterizzazione degli Oli d’Oliva campani 1993-1998.

La ricerca della alla Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli fu coordinata dal prof. Raffaele Sacchi che unitamente al prof. Spagna Musso e ai dott.ri Ambrosino, Della Medaglia ePaduano, lavorarono per definire il profilo tipico dell’oliva e dell'olio caiatino.
I risultati hanno evidenziato, quali caratteristiche peculiari dell’olio caiatino, un olio tendenzialmente dolce, di facile accettabilità al consumo, caratterizzato da una nota di mandorla. Questo profilo, comune a molti oli toscani e liguri, è valorizzato al meglio nella fase di consumo come olio nuovo dal sapore unico apprezzato per la delicatezza del gusto.
E’ anche stata confermata scientificamente un’altra caratteristica dell’oliva caiazzana - già nota da sempre ai contadini caiatini ed ai commercianti di olive per conserva - e cioè la sua notevole attitudine all’impiego come oliva da mensa grazie al suo rapporto ottimale tra la polpa nocciolo unita alla sua precocità di maturazione.
L'insieme degli studi  ha portato alla definizione del livello qualitativo della produzione olivicola ed olearia per la valorizzazione e  promozione delle caratteristiche tipiche secondo le direttive comunitarie per un il riconoscimento di un marchio di qualità.

Una serie di attività e manifestazioni hanno promosso e promuovono oggi la cultura dell’ulivo per stimolarene la conoscenza ed l’uso dell’olio extravergine di produzione locale. In particolare, nell’ultima decade di luglio, durante lo svolgimento dell’Antica Fiera della Maddalena organizzata dal Comune, le aziende agricole ed agrituristiche propongono i prodotti tipici locali conditi con olio EVO caiatino e le conserve a base d'olio e di olive della varietà caiazzana.

L'Olio di Caiazzo sulla tavola del Re

Tradizione e cultura

“Capitoli dell’Assisa o Statuti della Città”